È possibile assicurarsi la continua assistenza di una badante senza privarsi ogni mese di consistenti somme di denaro? Sì. È questa la risposta del Tribunale di Torino (Sezione VII Civile, decreto 27 novembre 2015, Estensore dott. Marco Carbonaro), che ha ritenuto meritevole di autorizzazione l’accordo tra badante e persona anziana (sottoposta ad amministrazione di sostegno) in forza del quale l’anziano, riservando a sé l’usufrutto, intesti alla badante la nuda proprietà di un immobile in cambio dell’impegno della badante di prestare assistenza all’anziano per tutta la vita dello stesso.
L’accordo (spesso definito come “contratto atipico di vitalizio assistenziale o mantenimento”), secondo il Tribunale torinese, soddisfa infatti gli interessi di entrambe le parti: quello della badante, a vedersi remunerata l’assistenza prestata, e quello della persona assistita, a vedersi prestata l’assistenza. È però necessario che l’accordo sia connotato da aleatorietà, che difetterebbe ad esempio nel caso in cui l’accordo fosse concluso da persona in gravissime condizioni di salute e con una presumibile vita residua estremamente ridotta.
Il Tribunale di Torino prospetta dunque una soluzione che può rivelarsi interessante ed utile per chi voglia assicurarsi per tutta la durata della propria vita la necessaria assistenza da parte di un’altra persona senza, al contempo, privarsi ogni mese di consistenti somme di denaro.